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Stress e rischio cardiovascolare: la melatonina può aiutare - Portale Integratori

Stress e rischio cardiovascolare: la melatonina può aiutare

La melatonina è utile anche in ambito cardiovascolare. Qual è il suo utilizzo? Ne parla il Prof. Roberto Volpe, Lipidologo, Nutrizionista e Ricercatore CNR.

di Redazione 28 Luglio 2017

La melatonina, oltre che per regolare il meccanismo sonno-veglia, è utile anche in ambito cardiovascolare, poiché svolge un’azione protettiva sotto vari aspetti:

  • Riduce lo stress
  • Riduce la pressione arteriosa
  • Riduce l’ossidazione del colesterolo LDL

I danni dello stress

Lo stress, sia fisico che psichico, è un fattore di rischio perché provoca un aumento del battito cardiaco e della pressione arteriosa e, allo stesso tempo, una diminuzione dell’immunità. Questo si traduce in una problematica di carattere non solo cardiovascolare (maggior rischio di infarto e ictus), ma anche oncologico: una riduzione delle difese immunitarie, infatti, a lungo andare può predisporre ad una serie di tumori.

L’azione sulla pressione arteriosa

La melatonina riduce le catecolamine e, di conseguenza, la tachicardia e la pressione arteriosa elevata. Ciò avviene perché agendo sulle cellule muscolari lisce, dove sono presenti dei recettori, tale sostanza contribuisce alla vasodilatazione: aumentando il diametro dei nostri vasi, la pressione arteriosa diminuisce.

Vari studi e trial clinici hanno dimostrato una riduzione, grazie alla melatonina, di 5 mmHg, sia per quanto riguarda la pressione sistolica, sia per quella diastolica.

In uno studio (Lewington, 2002) è stato provato che già un abbassamento di 2 mmHg comporta una riduzione del rischio cardiovascolare: del 7% per quanto riguarda l’infarto e del 10% per quanto riguarda l’ictus cerebrale.

Possiamo, quindi, avere un’idea dei grandi benefici derivanti dalla melatonina, grazie alla quale la diminuzione è maggiore.

Utile anche per il colesterolo “cattivo”

Il colesterolo LDL (quello “cattivo”), quando è in eccesso, penetra nei vasi e va incontro a ossidazione, che è il primo passo che nel tempo porterà alla formazione della placca, aumentando il rischio di infarto. La melatonina, svolgendo un’azione antiossidante e antiinfiammatoria, riduce questa possibilità.

Allora, non solo per problematiche legate al sonno: la melatonina è una valida alleata anche nella riduzione del rischio cardiovascolare.


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