In ambito pediatrico, ma anche in età adulta con dosaggi maggiori, gli immunostimolanti più diffusi sono quelli che derivano da una pianta nota come “echinacea”, nelle sue varietà come la pallida, la purpurea e l’angustifolia. Le ultime due, se di qualità, sono capaci di immunomodulare e anche di prevenire eccessive ricorrenze, soprattutto verso patologie virali.
Echinacea e derivati sono i più rilevanti per quanto riguarda l’immunostimolazione, aggiungendo a questi anche i lisati batterici, ma è possibile anche parlare di prevenzione di alcune infezioni respiratorie ricorrenti, soprattutto faringee, come le faringotonsilliti streptococciche. Oggi è possibile ridurle utilizzando alcuni ceppi batterici, il più comune dei quali è lo Streptococcus salivarius K12, che si è dimostrato clinicamente capace di ridurre anche dell’80% gli episodi di infezione tonsillare, sia streptococciche che virali.
Questi ceppi batterici possono essere facilmente reperiti in farmacia, dopo un’adeguata diagnosi e conseguente suggerimento terapeutico da parte del medico.